Un breve (più o meno) riassunto della mia vacanza a Porto Cervo, gioiellino della Costa Smeralda, in cui vi racconto le spiagge che ho visitato, l’hotel in cui alloggiato e alcuni ristoranti che mi sono piaciuti (e altri meno).
La mia estate 2021 possiamo tranquillamente riassumerla in due parole: lavoro e Sardegna.
Dopo un anno intenso io e Giorgio abbiamo deciso di concederci una settimana di vacanza in questa isola dalle spiagge paradisiache e non solo.
Per la mia prima volta in Sardegna ho scelto come meta Porto Cervo. Perché? Boh, perché Giorgio c’era stato, gli era piaciuta e allora io: “ma che bello andiamo lì”.
Obiettivo della vacanza: sicuramente non era quello di andare a ballare e sciabolare in consolle ogni sera, volevamo goderci una settimana di mare e relax, ma ci sarebbe piaciuto bere qualcosa in situazioni carine dopo cena e girare un po’ in centro.
A questo punto dovreste chiedervi: “ok ma perché dici che vi sarebbe piaciuto?”, ve lo state chiedendo? BENE.
Perché io non immaginavo che a inizio settembre la Sardegna spegnesse le luci, smontasse mezzo mondo e auf wiedersehen ci si rivede l’estate prossima. MA CHE MODI SONO IO CERCO L’ESTATE TUTTO L’ANNO E ALL’IMPROVVISO VADO A PORTO CERVO E MI CHIUDETE TUTTO?
Scherzi a parte quasi tutti i più famosi locali, belli e scenografici, a fine agosto terminato il boom di turisti chiudono, nella zona Promenade du Port hanno iniziato a smontare il Waterfront il giorno del nostro arrivo e l’esposizione delle Lamborghini che voleva vedere Giorgio (super fan) era terminata.
Ci hanno spiegato che le altre zone nelle vicinanze non si spengono così, di colpo, e c’è ancora movimento la sera (esempio nella zona di San Teodoro, ma noi non siamo andati).
Ora veniamo a noi:
Vi racconto la nostra vacanza a Porto Cervo di sette giorni.
VIAGGIO:
Abbiamo optato per il traghetto (Grimaldi) di notte per non perdere una giornata di vacanza a causa del viaggio, preso la cabina per riposare un po’ durante la notte e imbarcato la macchina al costo totale di 344 euro (172 a testa).
I letti non erano troppo grandi, soprattutto per Giorgio che è molto alto. Inoltre lui è particolarmente attento all’igiene e non si è sentito proprio a suo agio.
A parte questo direi che il viaggio Civitavecchia – Olbia è stato molto tranquillo e puntuale.
LE SPIAGGE:
Abbiamo deciso di organizzare la nostra vacanza a Porto Cervo in questo modo: 3 giorni in hotel tra mare e piscine e 3 giorni in giro per altre spiagge.
Poteva andare tutto secondo i piani? MA CHIARAMENTE NO AMICI, CI MANCHEREBBE.
Abbiamo beccato un giorno e mezzo di diluvio e quindi è saltata la visita a una spiaggia che ci andava di vedere.
Che spiagge abbiamo visitato? Queste
- Piccolo Pevero: carina e piccina, purtroppo abbiamo beccato una giornata in cui non era troppo pulita (ci hanno spiegato che in base a vento e maree la situazione cambia). Sabbia fine e chiara, circondata da scogli e scogliere. Peccato, siamo stati sfortunati (ma chi l’avrebbe mai detto ehhh).
Vi lascio qualche foto.
- Spiaggia di Romazzino: questa spiaggia mi è piaciuta, ben attrezzata, acqua a tratti verde, a tratti turchese, limpida e che diventa alta in prossimità della costa fin da subito.
Prende questo nome dalla pianta di rosmarino, “romazzinu”, molto presente in questa zona. La sabbia non è fine, ma grossa e granulosa.
C’è un parcheggio a pagamento (tariffa giornaliera di 18€) non molto distante dalla spiaggia, circa 5 minuti a piedi su strada sterrata.
- Cala Brandinchi: la mia spiaggia preferita, detta anche “la piccola Tahiti’ per la sua sabbia bianchissima, fine e acqua cristallina e bassa. Molto frequentata da famiglie con bambini per queste caratteristiche, quindi non eccessivamente tranquilla e rilassante.
L’abbiamo trovata affollata (a settembre, non oso immaginare a luglio e agosto), lunga, ma strettissima, saranno stati 4 metri di bagnasciuga. Consiglio di arrivare presto per evitare lunghissime file, il parcheggio ha un costo di 2 euro l’ora.
Abbiamo posizionato i teli e ci siamo lanciati in acqua, davvero spettacolare.
Ora, giunti a questo punto capirete che la Sardegna è bellissima, ma sarebbe stato troppo stressante vagare ogni giorno così.
Non volevamo dire addio al prefissato obiettivo relax, da qui è nata la scelta dell’hotel.
L’HOTEL
L’hotel in cui abbiamo scelto di soggiornare durante la nostra settimana in Sardegna è stato il Colonna Resort.
Un hotel 5 stelle con 7 piscine di acqua di mare e una spiaggia privata, Spa, campo da golf, possibilità di prenotare tour in elicottero e in barca e tanti altri servizi.
Restare in hotel è stata una scelta saggia per godersi delle giornate piacevoli e rilassanti, abbiamo selezionato una bella struttura fornita, con buon cibo e una Spa in caso di pioggia (di cui infatti abbiamo usufruito).
La Spa va prenotata in modo da non creare assembramenti, perfetto per chi come noi è particolarmente attento al Covid. Io e Giorgio abbiamo optato per il primo turno la mattina e abbiamo avuto la fortuna di goderci la Spa, con idromassaggio, sauna, docce emozionali (bagno turco chiuso per normative anti-Covid) solo per noi due. Un bellissimo momento romantico che non ci ha fatto soffrire troppo durante la mattinata uggiosa.
Abbiamo optato per un servizio di mezza pensione, in cui avevamo la possibilità ogni giorno di scegliere se pranzare o cenare in hotel, comodissimo perché abbiamo organizzato tutti gli spostamenti al meglio.
Lato Food:
Pranzo a buffet molto fornito, cena servita a tavola, colazione dolce e salata sul terrazzo vista piscine e mare. Le bevande sono escluse (vi segnalo che l’acqua ha un costo di 5 euro) e ogni sera prima di cena c’è un pianista che allieta tutti con la sua musica, da ascoltare mentre si aspetta il tramonto guardando il mare.
Beh che dire, siamo soddisfatti della nostra scelta, consigliato!
RISTORANTI:
- Ristorante Ten Delle Rose, qui ci abbiamo lasciato il cuore.
Un locale MERAVIGLIOSO dove abbiamo bevuto ottimi cocktail e mangiato divinamente.
Dopo aver assaggiato la prima sera la carne abbiamo prenotato per un’altra cena, in modo da assaggiare il pesce. Tutto veramente buonissimo.
Personale gentilissimo, location stupenda, consiglio vivamente;
- Aruana Churrascaria, molto molto carino e scenografico. Si paga un prezzo fisso di 50 euro, bevande escluse, inizialmente si accede al buffet dei contorni (molto ricco, vedi foto) e vengono serviti poi a tavola 11 tagli di carne differenti. Passano spesso con il bis, ma tranquilli perché uscirete da qui pienissimi. Consigliato, ci è piaciuto;
- Lu Stazzu (Porto Rotondo), abbiamo scelto questo locale per fare una cena tipica sarda, non avevo mai assaggiato il porceddu e avevamo sentito che qui era molto buono, bene, andiamo!
Prezzo fisso di 50 euro (bottiglia di vino compresa), ricco antipasto con salumi e formaggi tradizionali, buoni i tre primi, arriva il fatidico momento del porceddu e… non ci è piaciuto. CHIEDIAMO SCUSA A TUTTI I SARDI PRESENTI.
La cena si è conclusa con le seadas, dolci tipici sardi.
Non siamo rimasti troppo colpiti, senza dubbio colpa del nostro palato, è la pietanza a non essere di nostro gradimento, non posso sicuramente dare un giudizio negativo poiché il ristorante, ci hanno confermato varie persone, è una buona scelta.
Soddisfatta della mia vacanza a Porto Cervo?
Sì, ma ammetto che mi sarei aspettata qualcosa di più. Inutile dire che il mare che ho visto qui mi ha rapito il cuore, davvero spettacolare, peccato non aver avuto più tempo per girare ulteriormente.
Sono felice di non aver passato una settimana a correre di spiaggia in spiaggia, ma di aver trovato un buon compromesso tra esplorazione e relax.
Spero che questo articolo possa essere utile, per qualsiasi domanda o curiosità sono a disposizione. 🙂
Se volete vedere qualcosa di più v’invito a seguirmi su Instagram, nelle stories in evidenza “Sardegna” troverete tutto quello che abbiamo fatto durante la nostra vacanza a Porto Cervo.
Con Affetto,
Giorgia.
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2 commenti
Purtroppo la Sardegna più bella è quella meno sponsorizzata, parla un Sardo amante del sole, delle spiagge e del mare. Il vero “mare” non si trova di certo a Porto Cervo.
non ero mai stata in Sardegna e sono partita da qui, c’era il Covid e non ho girato molto, ma è sicuramente una buona occasione per tornare e visitarla meglio, soprattutto queste zone meno conosciute. Grazie del consiglio. 🙂