Una mini-guida per diventare una fashion blogger, dall’aprire un blog all’editing delle foto. tutti i consigli che mi sento di dare a chi ogni giorno mi pone questa domanda.
Ho già scritto un articolo simile una volta, ma era più che altro un racconto (o uno sfogo personale) in cui davo giusto qualche dritta.
Non sto scrivendo la nuova Costituzione e questi sono dei consigli dati a chi ha bisogno di una guida semplice senza paroloni complicati che fanno venire l’ansia e il mal di testa, non sono nessuno, non sono una fotografa, non sono una star del web, però una mano cerco di darvela come posso.
Sempre più ragazze mi pongono questa domanda e per una questione di comodità ho pensato fosse più utile creare un articolo.
Partiamo dal presupposto che se volete fare la fashion blogger solo per guadagnare soldi, avere vestiti gratis, diventare famose e fare la vita da Paris Hilton vi dico subito che prima di vedere i big money AVOOOOOJA a fare le foto belle mie! E’ un sogno che abbiamo (quasi) tutte, ma non è facile come può sembrare.
Cominciamo dal principio.
Prima di tutto bisogna avere qualcosa da raccontare se si vuole fare la blogger (che è diverso da fare semplicemente l’influencer, la quale con la propria “notorietà”, il proprio stile, ecc. è capace appunto di influenzare un gruppo di persone). Dicono tutti di scegliere un target: abbigliamento curvy? Consigli di moda? Parlare delle ultime tendenze? Moda low cost?
Personalmente mi ritrovo a parlare sempre di cose diverse: moda, travel, serie tv, televisioni, tutto ciò che mi passa per la testa e sono felice di non sentirmi vincolata. Mi rendo conto che avere un canale più specifico possa essere più vantaggioso, ma non è il mio caso.
Io avevo un blog in cui scrivevo, adoro scrivere nonostante io non sia una scrittrice, tutta la parte riguardante il mondo fashion, Instagram, i viaggi è arrivata dopo un po’ per caso e mi sono ritrovata spaesata e senza sapere bene come muovermi, ma piano piano pare stia andando tutto bene.
Bisogna parlare italiano (se poi sapete anche l’inglese meglio, non è il mio caso purtroppo) e non aver saltato la metà delle lezioni di grammatica delle elementari, delle volte mi ritrovo a leggere dei post su Instagram che sembra di leggere mia nonna (poverina, aveva fatto la seconda elementare, quindi la giustifichiamo, voi non siete giustificate) quando sulla lista della spesa scriveva: “iogurto, zuchero”, Non dico la Divina Commedia, però cerchiamo di non far venire l’orticaria agli occhi a chi legge.
“SE SAREI” fa più male di un una bastonata sui denti. Unfollow subito.
1- FARSI CONOSCERE
Potete fare foto bellissime e scrivere delle poesie che D’Annunzio levati, ma se nessuno sembra essere interessato al vostro lavoro finirete con lo stancarvi.
Cercate di interagire il più possibile, iniziate a seguire delle ragazze con la vostra stessa passione, non limitatevi alla Biasi e alla Ferragni che ormai sono delle top e non vi calcoleranno mai. Seguire 3 persone non vi renderà super fighe e popolari.
Commentate una foto che vi piace in maniera spontanea e sincera, mettete like, spendete qualche euro a settimana per sponsorizzare le vostre foto e cercate di crearvi uno spazio in questo settore ambitissimo.
NON CHIEDETE AL MONDO: “Ciao, ti seguo se ricambi”, “Ciao tesoro, bellissimissimissime foto wow le adoro, ti seguo se vuoi ricambia”. Vi giuro che è una rottura di palle e io queste richieste le rifiuto a prescindere anche se una dovesse avere una galleria pazzesca, non potete pretendere che una persona vi segua, non potete chiederlo, perché rispondervi di no è brutto e metterà in difficoltà l’altra persona.
Vi assicuro che ho seguito tantissime persone dopo aver visto dei commenti carini che mi hanno spinto a guardare il loro profilo, piuttosto che dopo aver ricevuto messaggi del genere. Cestinati subito. Addio.
Attenzione a mettere troppi like e commenti (i commenti tutti uguali vengono bloccati da Instagram, quindi fare un copia-incolla di “sei bellissima”, non sarà positivo).
Ci sono dei sistemi (BOT) che fanno questo lavoro automaticamente, ho fatto una prova di tre giorni durante il periodo universitario in cui avevo meno tempo da dedicare ai social, ma mi sono accorta che “mettevo” like e commenti a caso (ragazzo che mangia la carota mezzo nudo: “wow”) e allora non fanno per me i BOT. Magari consiglio questo sistema nel caso si debba gestire un profilo non personale, ma se ci mettete la faccia non so fino a quanto possa fare al caso vostro.
Utilizzate hashtag pertinenti e non sempre i soliti con millemila post.
La mia idea è di utilizzare sempre hashtag diversi in base al contenuto, utilizzarne alcuni famosissimi (come #ootd #outfitpost), altri italiani o più contenuti (come #borse, #scarpe, ecc.) più contenuti, ma che magari vi porteranno una visibilità maggiore perché non vedrete sparire la vostra foto qualche istante dopo, oscurata da tutte le foto pubblicate dal resto del mondo.
2-CRESCETE ONESTAMENTE
Con l’algoritmo di Instagram è sempre più difficile, ricordo quando anni fa pubblicavo una foto discutibilmente bella e senza nessuno sforzo aumentavano 150-200 followers al giorno.
L’ordine delle foto sulla home era cronologico, quindi non c’era il problema di restare “nascosti” ai propri followers.
Vi assicuro che comprare 80.000 followers da un giorno all’altro non farà di voi delle blogger famose, anzi.
Esempio non vero, ma verosimile:
2 gennaio:
la figlia del mio fruttivendolo ha 600 followers e 40 like a foto.
15 gennaio:
la figlia del mio fruttivendolo ha 50.000 followers e 2000 like a foto, mi scrive, mi fa notare che SIAMO COLLEGHE e mi chiede come fare a collaborare con le aziende poiché ha I NUMERONI. Mi fa capire che non la caga nessuno. Vuole i contatti delle aziende. Vuole sapere come diventare super ricchissima (ora ha i followers, datele subito i soldi che le spettano!!). Ma davvero vi devo rispondere io e non ci arrivate?
Vi dico solo che esiste SocialBlade, per monitorare la crescita dei seguaci e se un giorno perdete 100 followers e quello dopo ne avete +25.000 uno due domande se le fa (e anche le aziende se le fanno, niente collaborazioni).
Avere il 90% di followers russi e cinesi desterà qualche PICCOLO sospetto. Si presume che almeno un 60-70% dei vostri seguaci sia della vostra nazione.
3-LE COLLABORAZIONI ARRIVANO DOPO
Non pensate sia più interessante seguire una ragazza che pubblica dei capi propri, ma belli, abbinati bene, piuttosto che una ragazza che pubblica spazzolini da denti, plantari, scarpe oscene e altre cose provenienti da collaborazioni? Ma poi vi pagassero posso capirlo, gratis non si può, solo per far vedere che “è una collaborazione grazie a tuttiiiii aziende vi adoro regalatemi le cose”.
Non è proprio il massimo per cominciare, sbaglio?
Se volete fare le fashion blogger si presume che voi abbiate la passione per la moda e quindi vestiti (non parlo di Gucci, i brand low cost andranno benissimo e sono quelli che principalmente interessano alle ragazze, alla portata di tutti, Zara, H&M, Stradivarius e gli altri nella stessa fascia andranno più che bene), se la crisi non permette lo shopping sfrenato allora scrivete degli articoli con dei consigli e cercate delle belle foto online da proporre.
Ci sono dei negozi nella vostra zona che possono prestarvi dei bei vestiti per fare delle foto? Andate e chiedete, loro avranno un po’ di pubblicità gratis, foto dei loro capi indossati da pubblicare o far vedere ai clienti e voi avrete del materiale da pubblicare sui vostri canali sempre diversi e alla moda.
Cominciate così.
Non si comincia scrivendo a tutte le aziende del mondo per farvi regalare prodotti palesemente bruttini.
Se non sapete scrivere, non avete idee, non avete bei vestiti, non sapete farvi le foto, non vi piace vestirvi alla moda, allora chiudete tutto e lasciate perdere questo mondo, di tanti lavori che ci sono in giro questo non è quello adatto a voi. No?
4-PASSARE AL PROFILO BUSINESS
Per passare su Instagram al profilo aziendale c’è bisogno di collegare il proprio profilo personale a una pagina di Facebook.
Questa cosa tende ad “oscurare” i contenuti di chi pubblica, perché per Instagram (che deve guadagnare) voi non siete più persone, ma delle aziende e le aziende non usano i social per fare due chiacchiere con il compagno di banco delle elementari, ma per comunicare qualcosa ai clienti o ai futuri clienti. Si fa marketing, pubblicità e la pubblicità si paga. Instagram vuole i soldi delle vostre sponsorizzazioni (che possono fare appunto solo questi profili)-
Perché farlo allora?
E’ una vostra scelta, io non avevo pensato a questa cosa e non appena ho avuto la possibilità di farlo mi ci sono fiondata manco fosse una pizza dopo tre mesi di dieta.
Ora non posso più farne a meno: le aziende pagano per le collaborazioni e, giustamente, pretendono di vedere il frutto del nostro lavoro.
Con il profilo business si sbloccano una serie di funzioni legate alle visualizzazioni e alle interazioni (dati Insight) che le aziende visualizzano, è possibile inoltre prendere visione della provenienza dei followers, della loro età media e del sesso. Dati particolarmente utili per le collaborazioni.
Inoltre è più facile entrare in contatto con chi ha questo genere di profilo perché si ha la possibilità di inserire mail e numero di telefono.
5-FARE BELLE FOTO, APP PER EDITING E APP PER LE STORIES.
Sicuramente la qualità è importante, ma stiamo parlando di Instagram e non di una pubblicità su Vogue, viene apprezzato lo stile della foto, le luci, l’armonia dei colori, l’ordine di una galleria e, se volete fare le fashion blogger, i vostri look.
Fare selfie allo specchio in ombra di sera in cui non si vedono i vestiti non sarà l’ideale.
Basta sempre porsi una domanda: “se fossi in un’altra persona io mi seguirei? Perché?”.
Sarà importante avere una macchinetta fotografica (io utilizzo la reflex Canon 1300D, una entry level con wifi integrato, così da poter mandare facilmente le foto dalla macchinetta allo smartphone quando sono in giro o a qualche evento, davvero comoda) e SOPRATTUTTO qualche anima pia che vi scatti le foto o almeno un cellulare con una buona fotocamera.
La metà delle ragazze che hanno questa passione o che fanno questo lavoro hanno il “fidanzato cagnolino” o Instagram Husband (in senso buono eh, uno che sia a loro disposizione sempre, pronto a seguirle in questa avventura), io non ho questa fortuna (rosico fortissimo) e quindi mi attrezzo con i fotografi, cavalletto, amici disposti a farmi qualche scatto quando ne ho bisogno e quando proprio non so come fare rompo le palle al mio fidanzato che CON TUTTA LA GIOIA DEL MONDO (…) mi aiuta.
Invidio i fidanzati con la passione per la foto, maghi del Photoshop, con la gioia negli occhi quando fotografano le proprie fidanzate. Ve lo auguro di cuore, sarà la vostra fortuna!
Dopo aver scattato la foto bisognerà sicuramente aggiustarla o mettere un filtro.
Personalmente so usare pochissimo Photoshop ed è difficile se non avete delle basi, vi consiglio Lightroom Desktop nel caso abbiate voglia di dedicare un po’ di tempo in più a questa fase.
Se invece volete farlo in maniera più immediata e semplice dallo smartphone vi consiglio delle App:
- Snapseed per aggiustare luminosità, contrasto, temperatura, saturazione, togliere brufoli, rughette, ecc.;
- VSco per applicare dei filtri (molti sono a pagamento, ma credetemi ne vale la pena). E’ possibile inoltre fare copia e incolla delle modifiche tra una foto e l’altra, quindi sarà semplice mantenere una parvenza di ordine grazie allo stesso filtro;
- Touch Retouch, per eliminare soggetti scomodi nelle foto, una sorta di correttore. Vi è mai capitato di scattare “la foto perfetta” e vederla poi rovinata da un turista in lontananza che passeggia? Bene, nessun problema, sarà facile cancellarlo grazie a questa App. Addio turisti.
Per quanto riguarda le stories?
Scaricate InShot, è la svolta di sempre! E’ possibile mettere una base musicale alle stories, inserire uno sfondo, velocizzarle, inserire dei testi, delle “etichette” animate, ecc.
Kira Kira è la moda del momento: lucine e brillantini dovunqueeee!
6-APRIRE UN BLOG
OK, qui la questione si fa leggermente più complicata.
Io utilizzo Squarespace, ma sinceramente non mi sento di consigliarlo. E’ una piattaforma relativamente costosa rispetto ad altre, abbastanza semplice da utilizzare, ma al contempo MOLTO limitante.
A breve passerò a WordPress, che ha costi limitati e offre tantissime possibilità in più, soprattutto nella personalizzazione.
Inoltre le aziende potrebbero pagarvi per inserire banner nel sito o cose del genere, con Squarespace risulta essere tutto molto complicato, con WordPress è semplice e immediato.
Mentre Squarespace è a pagamento, WordPress potrà essere utilizzato in maniera gratuita (quindi per iniziare è sicuramente la soluzione migliore, cercate WordPress.com), si andrà a pagare nel momento in cui si vorranno dei servizi di un certo tipo. Cosa intendo?
La versione professionale è WordPress.org, non gratuita.
Ad esempio:
Il link del vostro blog iniziale sarà:
affogateminellacarbonara.wordpress.com
Se volete passare a un dominio di primo livello dovrete pagare circa 4-5 euro al mese se non sbaglio e avrete:
affogateminellacarbonara.com
Vi allego un video-guida che ho trovato su YouTube.
Per la mail personalizzata utilizzo Google G Suite: è possibile creare una mail aziendale che non termini con @gmail.com con un costo di base di 4 euro al mese.
Es.: invece di avere conaffettogiorgia@gmail.com, la mail che utilizzo per lavoro è: info@conaffettogiorgia.com.
7- PIATTAFORME BLOGGER:
Come entrare in contatto con le aziende?
Ci sono delle agenzie o delle piattaforme che si occupano di mettere in contatto influencer e brand.
Le agenzie solitamente arrivano dopo e saranno loro a contattarvi, passare contatti è vietato per legge per una questione di privacy.
Per cominciare vi propongo alcune piattaforme su cui iscrivervi:
- Buzzoole: ci sono moltissime campagne a cui prendere parte (moda, viaggi, lifestyle, tecnologia, beauty, ecc.), iscrivetevi, inserite i vostri social e attendete l’invito a qualche campagna, vi verrà richiesto di realizzare degli scatti seguendo delle linee guida e potrete decidere se accettare o meno di partecipare alla campagna.
Solitamente è previsto un pagamento in crediti Amazon, utilissimi poiché ormai si può acquistare di tutto lì, o in denaro, tramite pagamento sul vostro account Paypal; - Bloggeritalia: inserite i vostri dati, create il vostro profilo e aspettate di essere contattate. Indicato soprattutto per i prodotti beauty;
- Standoutfit: potete mandare la vostra candidatura alla mail info@standoutfit.com per proporvi come influencer per le varie attività Standoutfit (fashion, beauty, luxury, travel, ecc). In caso di accettazione dell’agenzia, vi verrà chiesto di registrarvi al sito www.standoutfit.com, connettendo i vostri profili social. Oltre ai capi/prodotti che vi saranno regalati è previsto un compenso monetario;
- Octoly: personalmente non ho mai provato, ma so che molte ragazze si trovano benissimo con questa piattaforma. Si scelgono dei prodotti cosmetici (ho visto che ci sono tantissime ottime marche) da provare e recensire, vi vengono spediti gratuitamente a casa e vi verrà richiesto di realizzare un post con il prodotto da condividere sui vostri social.
8-REALIZZARE UN MEDIA KIT
Un media kit è una sorta di “curriculum virtuale” contenente i dati riguardo ai vostri social network, le aziende (soprattutto in caso di collaborazioni retribuite) che decidono di lavorare con voi potrebbero richiedere i vostri dati Insight. Stanno investendo su di voi e, giustamente, hanno bisogno di avere delle informazioni su di voi e sui vostri canali.
Come realizzarlo?
Photoshop è sicuramente utilissimo al riguardo, ma anche un file di Powerpoint (salvatelo in pdf magari) andrà più che bene.
Io ho utilizzato Canva per realizzare il mio, molto semplice e intuitivo.
Cosa inserire nel media kit?
- I vostri dati personali (nome, cognome, età, email, ecc.);
- Link del blog con le visualizzazioni di Google Analytics;
- I vostri canali, con link di reindirizzamento e numero di followers per ogni Social Network;
- Dati Insight di Instagram (luogo di provenienza dei vostri followers, età, genere, visualizzazioni settimanali del profilo, ecc.), munitevi di screenshot in una situazione media, non prendete come riferimento il vostro “giorno migliore” perché altrimenti potreste “illudere” le aziende e fare una brutta figura in sede di collaborazione;
- Potrete aggiungere: elenco di collaborazioni passate, obiettivi e programmi per il futuro e tutto ciò che secondo voi potrebbe portare un’azienda a decidere di lavorare con voi. Senza dilungarvi troppo, non siate la reincarnazione di Omero.
Per la grafica scegliete voi il template che ritenete più accattivante, vi consiglio di farlo abbastanza semplice, senza troppi fronzoli che vadano a distogliere l’attenzione dalle cose importanti (cioè voi).
9-QUANTE FOTO PUBBLICARE?
Cercate di essere attivi in maniera costante, pubblicare una foto al mese, seppur bella, non sarà abbastanza.
I vostri followers devono fidelizzarsi, abituarsi a voi.
Pubblicate in maniera regolare, se non una foto al giorno, cercate di pubblicarne almeno una o due a settimana.
10-INIZIATE A SEGUIRE I BRAND E METTETE LIKE
“Come faccio a farmi notare dalle aziende?”
Siamo sui social e qual è il metodo migliore per farsi notare? Like e commenti.
Iniziate a seguire le aziende che vi piacciono, non riempitele di messaggi in direct per chiedere vestiti gratis, ma cercate di interagire con loro in maniera corretta. Se saranno interessate non tarderanno a contattarvi, ve lo assicuro.
11-“COME E QUANDO POSSO FARMI PAGARE?”
Le aziende non sempre sono disposte a pagare. Spesso offrono prodotti gratis in cambio di post sui propri social.
Per iniziare questo discorso è giustissimo.
Se le aziende però pretendono un certo tipo di lavoro (es. scatti professionali, articolo sul blog, pubblicazioni programmate, linee guida specifiche per le foto e la didascalia, hashtag personalizzati, ecc), penso che anche chi ha un numero limitato di followers debba richiedere un compenso per il proprio lavoro, perché va bene la passione, ma dietro c’è DEL LAVORO da fare.
Se voi per prime non date un valore al vostro lavoro come pensate che possano darvelo le aziende?
Ricevo ogni giorno mail da aziende “leader del settore” (a detta loro), che non vogliono pagare e pretendono un lavoro che non vi sto a spiegare. Gratis chiaramente (“non abbiamo budget per questo lavoro” e allora niente pubblicità, io non vado a fare la spesa e: “eh ma non ho soldi per pagare, scusami commessa cara, ti basta un applauso e un bacino sulla guancia?”).
Azienda X:
“Ti mandiamo il prodotto, che potrai scegliere (se tutto va bene eh) e poi dovrai farci 6 foto (ma come scusate devo fare sei foto con la vostra crema per le mani? S-e-i?), scatti professionali possibilmente con fotografo (certo, magari le vado a scattare a New York perché non possiamo farle cafone sotto casa, eh) mandarcele in anteprima due giorni dopo aver ricevuto il prodotto, pubblicare almeno una foto a settimana con i nostri hashtag, scrivendo che il prodotto è fantastico (e se mi fa cagare che facciamo?), mettere il link in bio per un mese, condividere le foto su tutti i social network (certo quasi quasi stampo le foto e le appendo pure per strada), ecc.”.
NON SCHERZO, TUTTO VERO, TUTTO. Ma davvero ci sono delle persone disposte ad accettare tutto questo per una magliettina da 20 euro o una crema per i piedi? Mah… Beate voi che avete voglia e tempo da perdere sinceramente.
Ok l’hobby, ok la passione, ok è un piacere, ma qui è sfruttamento, se ci sono tutte queste pretese CACCIATE I SOLDI AZIENDEEEEE!
Consiglio: munitevi di contratto e fatelo firmare alle aziende.
Non vi serve un avvocato per fare un contrattino semplice
Inserite i vostri dati e quelli delle aziende. Scrivete che PRIMA di pubblicizzare un post avrete bisogno di un periodo di tempo per provarlo e per scattare foto.
E’ previsto un compenso economico? Scrivetelo.
Firmate, fate firmare all’altra parte.
Vi renderà più serie agli occhi delle aziende e sarà una tutela non solo per voi, ma anche per chi decide di lavorare con voi, quindi non abbiate paura a proporlo, farete solo bella figura!
Per il pagamento se non avete partita IVA non preoccupatevi, potrete utilizzare le ritenute d’acconto (ho scritto un articolo con tutte le info e su come compilarle —> QUI).
Se un prodotto non vi piace o non vi interessa RIFIUTATELO.
Se provate un prodotto e non vi trovate bene rifiutatevi di pubblicizzarlo, sappiate che ci state mettendo la faccia e prendere in giro chi vi segue sarà controproducente, se perdete la fiducia dei vostri followers fate conto che avete “perso” dal punto di vista personale, ma anche lavorativo.
Penso di aver concluso.
Ho detto tutto quello che potevo dire, non chiedetemi di più, non so davvero come aiutarvi.
Non sono la Ferragni quindi vi parlo da “piccolina” che ha trasformato la propria passione in un lavoro, non sono diventata super ricchissima per il momento, ma nonostante io abbia studiato Economia e avevo in mente di fare tutt’altro ora vivo di questo e soprattutto vivo FELICE.
Vi auguro di farcela, mettetecela tutta!
Con Affetto,
Giorgia.