Se hai un’attività commerciale o un brand e hai deciso di cominciare a investire nel mondo dell’influencer marketing tieni a mente che c’è un sacco di lavoro da fare PRIMA d’iniziare con le collaborazioni se vuoi ottenere il massimo dei risultati possibili e non sprecare risorse.
Magari sei qui per caso e non ci conosciamo, mi presento in poche righe:
mi chiamo Giorgia Di Basilio, lavoro come influencer dal 2015 circa, ho una Laurea Magistrale in Economia Aziendale e attualmente lavoro come social media manager freelance e in un’agenzia di comunicazione come social media strategist e influencer marketing specialist.
Ora veniamo a noi, non voglio annoiarti
Ecco alcuni step a mio parere fondamentali:
- definire gli obiettivi;
- curare il proprio profilo;
- effettuare un’analisi di settore, individuando i competitors e gli influencers più adatti;
- stabilire il tipo di collaborazione;
- elaborare un brief per gli influencer;
- preparare un contratto.
Definire gli obiettivi
Le campagne d’influencer marketing devono essere indirizzate verso un obiettivo principale, che poi potrebbe toccarne altri e influire positivamente su vari aspetti.
L’ideale sarebbe seguire un funnel di vendita, partendo dalla fase di conoscenza e arrivando alla conversione seguendo un percorso preciso.
Vendita, comunicazione di una novità, veicolare un messaggio preciso, promuovere i saldi, far conoscere il brand, ecc., gli obiettivi possono essere svariati.
È difficile strutturare una campagna che possa coprirli tutti, no? Dando troppe informazioni rischiamo di non far capire più nulla all’utente finale.
Se invece parliamo di campagne a lungo termine è possibile scegliere di volta in volta obiettivi diversi.
Curare il proprio profilo
Importantissimo!
Seguiresti mai un account con contenuti poco curati o aggiornati? Forse no, non lo riterresti abbastanza utile o interessante.
Mettiti sempre nei panni dell’utente finale che arriva sul tuo profilo tramite un influencer. Hai a disposizione circa 8, 9 secondi per colpirlo positivamente e guadagnarti il suo follow, magari in una fase successiva potresti trasformarlo da follower a cliente, ma questo dipende da te. Non è detto che un utente proceda subito all’acquisto, anche se ben veicolato da un influencer.
Effettuare un’analisi di settore, individuando i competitors e gli influencers più adatti
Questa fase potrebbe non essere semplice, ma è importante al fine di evitare di buttare inutilmente risorse.
“Ma non sono capace”, posso immaginare, ci sono esperi di settore che svolgono proprio questo lavoro, freelance o all’interno di agenzie di comunicazione (presente! È parte del mio lavoro) che curano le campagne d’influencer marketing dall’inizio alla fine, procedendo a questa analisi di settore.
Bisogna far attenzione ai followers (spesso finti), a like e commenti (spesso finti o comunque poco attendibili in quanto provenienti da scambi con altri influencer tramite l’utilizzo di gruppi su Instagram o Telegram) e altre pratiche non trasparenti.
I NUMERI NON SONO TUTTO.
Stabilire il tipo di collaborazione
Ci sarà un budget destinato all’attività (adv) o si tratterà di una collaborazione in cambio merce?
Le collaborazioni vanno strutturate anche e soprattutto in base a questo.
Nelle #adv il cliente ha un maggiore potere decisionale, nelle collaborazioni #gifted invece viene lasciata tutta la libertà all’influencer che sarà libero di creare il contenuto.
Inoltre bisogna prestare attenzione alla normativa riguardo la trasparenza, onde evitare spiacevoli inconvenienti legali.
Tratterò in maniera più approfondita questo argomento in un prossimo articolo.
Elaborare un brief per gli influencer
In caso di collaborazione non possiamo lasciare l’influencer allo sbaraglio, dobbiamo fornire un brief indicando le linee guida da seguire (in particolare nelle #adv), ricordiamoci che stiamo scegliendo la sua immagine, il suo modo di creare e la sua creatività, ma è importante che sia a conoscenza degli obiettivi e dei contenuti da realizzare.
Da non dimenticare: hashtag di campagna, link da inserire nello swipe-up, eventuali codici sconto, timing per la preview, date di pubblicazione, stile della foto (esempio: scatto ravvicinato; foto sorridente, prodotto ben visibile in mano, accessorio indossato, viso ben visibile, ecc.).
Preparare un contratto
Un contratto tutela entrambe le parti e rende la collaborazione più lineare.
Inoltre dobbiamo chiedere l’autorizzazione all’influencer nel caso volessimo utilizzare i contenuti da lui realizzati per fini commerciali sul profilo aziendale o del brand, evitando problemi con la sua immagine.
Anche qui un esperto di settore può aiutare e procedere con la preparazione di brief e contratto.
Ah, terminate le collaborazioni, nel caso avessimo destinato un budget al lavoro, siamo autorizzati a richiedere i dati insights per monitorare i risultati e le conversioni, ricordiamoci però di citare tutto ciò nel contratto (esempio: “entro una settimana dalla pubblicazione sono richiesti gli screenshot dei dati insights”).
Nessuno ti vieta di prendere e iniziare a mandare regali agli influencer, ma se c’è una strategia precisa e un lavoro ben fatto alla base ti assicuro che i risultati delle collaborazioni saranno sicuramente migliori.
Nel caso tu abbia bisogno di una consulenza puoi contattarmi QUI.
Se vuoi conoscermi meglio e restare in contatto con me su Instagram invece mi trovi qui —@giorgiadibasilio
Con Affetto,
Giorgia.