La nostra terra è bellissima, il mare, la montagna, i bei paesaggi, paesini che sembrano cartoline in ogni angolo.
Eppure purtroppo non siamo ancora aperti a questo mondo.
Tutti sono sui Social Network eppure TUTTI li criticano.
Mi è capitato di presentarmi a qualcuno: “ciao, piacere Giorgia” – “ah, Giorgia Di Basilio, la fashion blogger, sì ti conosco!”. Ecco a me fin qui fa pure piacere, il problema sorge quando quella risposta è accompagnata da un ghigno sotto ai baffi, come a dire che io sono un po’ scema, come a dire che io penso solo a scarpe e vestiti e per il resto nella mia testolina ci sono le scimmiette che sbattono i piatti.
Non mi sento Einstein, ma nemmeno troppo cretina, avere la passione per la moda e riuscire a “sfruttarla” per ricavarne qualcosa di buono (attenzione attenzione, notiziona!) non fa di me una persona ritardata.
Spesso mi è stato chiesto: “com’è cominciato tutto?”, ora da brava logorroica vi racconto qualcosa.
Quasi 10 anni fa, avevo 15 o 16 anni (Dio mio, mi sto facendo vecchia) ho scoperto Facebook. Amore a prima vista. Condividevo foto con i miei amici, avevo sempre la macchinetta in borsa e immortalavo ogni momento, mi facevo selfie imbarazzanti con gli occhiali da sole in casa e la bocca a culo di gallina e cose così.
Mio padre non era felice di tutto ciò e, giustamente, mi invitava a stare attenta, preoccupato della privacy che sembrava non esistere (ora è felicissimo e mi appoggia, una gioia immensa per me). Nel frattempo la mia sorellina (di 12 anni più grande) con occhio attento controllava tutto quello che combinavo, la situazione era sotto controllo.
Forse non ricordate che su Facebook all’inizio c’erano solo i gruppi, le pagine sono arrivate dopo. Io chiaramente il giorno stesso in cui venuta fuori questa opportunità ho creato la mia: “Incredibile Romantica”.
Segretissima. Condividevo lì i miei pensieri e ciò che mi passava per la mente, nel giro di poco la pagina è cresciuta a dismisura, migliaia di followers a settimana. Ma la mia identità la tenevo ben segreta.
Poi un bel giorno, tanto tempo dopo, un mio compagno di classe, non ricordo come, venne a sapere di questa mia pagina e in modo simpatico e dolce mi fece una semplice domanda:”ma Incredibile Romantica sei tu? Ma quanta gente ti segue!!!” e lì fu panico. Tornai a casa e senza pensarci due volte cancellai la pagina.
Perchè questa voglia di restare nascosta? Perchè questa paura? Perchè sono di Teramo, una piccola città in cui è facile finire sotto il mirino delle critiche di tutti e a quell’età non ero pronta.
Giusto qualche anno dopo arrivò Tumblr. Creai il mio blog personale: “Con Affetto, Vaffanculo”, perchè io sono di indole dolce e gentile, ma quando serve un bel vaffanculo non lo faccio mancare mai. Anche qui tutto segreto per anni e anni, anche qui una marea di pensieri buttati giù nei momenti di rabbia e di tristezza. Ma superati i 30.000 lettori tutti si chiedevano chi io fossi. Silenzio.
Fin quando un mio amico, Alessio, mi convinse ad aggiungere qualcosa di più.
Inizia a condividere le prime foto sceme di Instagram su Tumblr e da lì arrivarono i primi 7000, 8000 seguaci. Poi non lo so, semplicemente sono cresciuti.
Crescendo “Con Affetto, Vaffanculo” è diventato “Con Affetto, Giorgia” ed ora eccoci qui.
Il tempo passa eppure, come anni fa avevo sospettato, mi tocca ancora scommettere con le critiche delle persone tarate e ignoranti (o indiviose, sto ancora cercando di capirlo).
Oltre ai criticoni, ci sono i peggiori, quelli che davanti “wow sei bellissima ti adoro ti seguo sempre sei meravigliosa” e dietro sputano veleno, perchè poi l’invidia gira e rigira si vede (o più facilmente me lo vengono a dire), a me non frega nulla eh, quelle un po’ più sfigate in questo caso siete voi.
Le aziende in zona non hanno capito che grande potenziale è nascosto dietro ai Social Network, qui in Abruzzo sono pochi quelli che investono in questo settore e che hanno capito come sfruttarlo.
Conversazione tipo con un negozio della zona a caso: “ciao, puoi venire in negozio, farti 1234 foto, pubblicarle 2 volte a settimana alle 14:39 su tutti i tuoi canali, scattare qualcosa al mare all’alba, portare un fotografo (gratis) perchè ci servono belle foto per la nostra pagina e farci pubblicità? Ti offriamo in cambio un portachiavi!”, io non voglio essere cattiva, non sono nessuno, ma non è proprio così che funziona e non sto nemmeno qui a spiegarvelo.
Ormai il mondo intero vaga su Google, avere i propri canali social ordinati, curati e ben strutturati è sicuramente un buon biglietto da visita, nella nostra realtà ho trovato ben poche attività che hanno affidato questo compito a qualcuno più esperto, spesso c’è una persona a caso dietro che pubblica una foto sfocata al mese e si lamenta:”no, ma non serve a nulla, non funzionano questi Social Network”, vi assicuro che la differenza si vede e molti, come me, ci fanno caso (ok qui le fashion blogger non c’entrano, ma avere qualcuno che si occupa dei vostri canali abbandonati come un cactus nel deserto potrebbe aiutarvi davvero).
Io nella vita non lo so cosa farò, ho studiato per fare la commercialista e ora mi ritrovo in questo mondo magico pieno di scarpe, borse e vestiti, non mi sembra vero che le aziende vogliano regalarmi i loro prodotti e pagarmi per indossarli (a chi non piacerebbe?).
Non mi sento schiava di questo, se una cosa mi piace va bene, se non mi piace: “no, mi spiace, non sono interessata” (esempio: gli zoccoli da infermiera proprio no).
Mi diverto, sono felice di aver conosciuto persone con i miei stessi interessi sui Social, non faccio del male a nessuno e quindi tutte le critiche mica le capisco, mah.
Il mio piccolo sfogo è finito, penso che la vostra vita possa proseguire tranquillamente nonostante esistano le fashion blogger, perchè c’è chi lo fa per passione e chi lo fa per hobby, ma non penso che la vostra vita sia condizionata da questo.
Secondo me sono peggio le persone con il cervello piccolo e la bocca larga, loro sì che sono una piaga per l’umanità. 😉
Con affetto,
Giorgia (la fashion blogger).